Cultura: Un po’ di italiano anche all’estero

imagesm9uborqcL’inglese è oggi la lingua che rappresenta al mondo la cultura dominante. Allo stesso modo lo era l’italiano ai tempi del Rinascimento. L’inglese oggi è la lingua usata per la comunicazione e gli  scambi commerciali in tutto il mondo. Allo stesso modo lo era l’italianonel 1600. Se l’italiano non ha oggi lo stesso prestigio di un tempo, vanta però grazie a quel prestigio una forte presenza in altre lingue.

La maggiorparte degli italianismi ovviamente  hanno origine culturale e provengono dal mondo dell’arte (fresco, ballerina, diva, ecc.), e sopratutto della musica (opera, soprano, andante, ecc). Ma sono molti e sempre di più anche gli italianismi gastronomici. Se a partire dal Rinascimento i maccheroni si erano già diffusi in tutta Europa e nel 1700 la parola confetti aveva conquistato già fama internazionale, il grande afflusso di italianismi nelle lingue straniere si registra fra la fine del 1800 e i primi del Novecento grazie agli emigranti italiani. E’ questo il momento della difusione in America di parole come lasagne (1846), salami (1852), risotto (1855), ricotta (1877), spaghetti (1888), mozzarella (1911), rigatoni (1923), scampi (1923), ziti, zucchini, prosciutto (1929), pizza (1935).

Dopo qualche anno di pausa il fenomeno dell’italianismo è tornato molto presente alla fine del 1900 e è tutt’ora in grande espansione grazie sopratutto all’enorme  successo internazionale dei prodotti gastronomici italiani Col diffondersi di prodotti e piatti della cucina italiana, si diffondono naturalmente anche i loro nomi. Sono tantissime le parole italiane che anche qui in America si usano al risporante, al caffè, al supermercato, ai gala e party galanti come ad una cena fra amici. Pensate solo che l’intero vocabolario di Starbucks è formato da parole italiane: non solo cappuccino, espresso o macchiato ecc., ma anche doppio, venti, grande e addirittura americano provengono d’oltreoceano. Naturalmente potrebbe seguire una lista lunghissima di recenti e prestigiose entrate che  da risotto a bruschetta, da carpaccio a ciabatta oltre naturalmente a parmigiano, pesto, prosecco, vino, aceto balsamico sono quotidianamente nella bocca degli stranieri.

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Dizionario italiano-inglese

http://amerigolab.com/italian102/files/2015/05/Screen-Shot-2015-06-11-at-6.41.50-PM.png 12065741611397562595raffaella_biscuso_Stylo.svg.hi Ascolta e scrivi gli italianismi  che senti. Check Answers

12065741611397562595raffaella_biscuso_Stylo.svg.hi  Quante di queste parole italiane del cibo, oramai entrate nel vocabolario inglese, conosci? Check Answers

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Screen Shot 2015-06-11 at 6.38.11 PM  12065741611397562595raffaella_biscuso_Stylo.svg.hi Guarda il video (1:14 – 5:23) e rispondi alle seguenti domande. Check Answers

A quale di questi cibi puoi associare alla parola “crusca”, nome della prestigiosa e antica Accademia italiana? Formaggio, Pane, Frutta, Vino
La parola italiana più diffusa nel mondo è CIAO. Quali sono la seconda e la terza?
Quale personaggio viene indicato come il più importante per l’italiano del cibo?
Nel video l’accademico della Crusca fa un esempio di falso italianismo che corrisponde a un falso prodotto italiano. Quale?

 

 

Article by amerigolab

Welcome to amerigolab, my website. I am a Professor at York College (The City University of New York), where I teach Italian, Humanities, and World Literature courses.

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