Negli ultimi anni in Italia si assiste ad una vera e propria invasione di anglicismi. Niente da dire quando queste parole inglesi sono un arricchimento per la lingua ed esprimono concetti od oggetti non presenti in italiano (pensiamo a ketchup, a computer, ecc) , ma non hanno alcun senso quando queste parole (pensiamo a location, fashion ecc.)  esprimono dei significati che hanno dei corrispondenti ed anche prestigiosi (pensiamo a moda) in italiano. Gli itlaliani sono fra gli europei quelli che meno parlano l’inglese, ma sono anche coloro che fanno più uso di termini inglesi nella loro conversazione quotidiana. Dal lavoro al tempo libero, dal cibo alla alla tecnologia il numero di parole che l’italiano prende in prestito dall’inglese è esagerato. Eppure non sarebbe necessario visto che per la maggior parte di queste parole esiste un corrispondente italiano come sai. E’ un fenomeno questo che investe il WEB, la pubblicità, la stampa.

Dizionario italiano-inglese

Ascolta che cosa dice il professore Francesco Sabatini, presidente emerito dell’Accademia della Crusca che avverte: “Attenzione con gli anglicismi”.

Il professore Francesco Sabatini indica alcuni inutili anglicismi e il loro corrispondente italiano. Ascolta ancora e scrivi il corrispondente italiano accanto alle seguenti parole in inglese.

spending review  / , default  , endorsement 

E’ soprattutto la politica a fare abuso di anglicismi: bipartisan, politically correct, job act, devolution, authority, privacy, peace-keeping, welfare, local tax ecc. sono espressioni quotidianamente in bocca ai politici italiani. Eppure quando i politici devono parlare davvero in inglese fanno sempre brutta figura. Guarda il video e capirai.